I cookies spiegati a mia nonna

Avete presente la storia di Pollicino che seminava briciole di pane per ritrovare la strada di casa?

Ecco: ogni volta che navigate in internet, senza saperlo e da decenni, seminate bricioline di pane (o di biscotto, secondo chi ha inventato il termine “cookies”). Queste bricioline, i Cookies, aiutano il vostro browser (il programma che usate per navigare) a funzionare meglio – più velocemente per esempio -, e rendono possibili alcune funzioni dei siti web più complessi (per esempio il carrello di un e-shop).

I cookies sono dei piccoli files di testo che vengono scritti nel tuo computer mentre navighi, segnando le rotte che hai già percorso, e ti permettono, per esempio, di non tornare a digitare una password di un sito per cui l’hai salvata nel browser. Quando si tratta di salvare una password il tuo browser è molto cauto: ti chiede il permesso prima. Quando si tratta solo di tracciare le coordinate di quello che stai facendo sul web, invece, non te lo chiede. Questi sono i cosiddetti “cookies tecnici”.

Quando invece ti capita di incappare in pubblicità che miracolosamente ti offrono proprio il prodotto per il quale hai appena effettuato una ricerca su Google,  significa che il sito che stai navigando usa anche un altro tipo di cookies, quelli cosiddetti “di profilazione“, che non ti rubano l’anima, nè l’identità, nè le credenziale del conto corrente, stai sereno: sono informazioni anonime su di te e sui tuoi interessi, ricavate dalle attività che svolgi sul web. Se devo dirla tutta, a me sembrano una gran figata: ti consentono di ricevere solo annunci che ti potrebbero interessare, invece di essere bombardato da pubblicità di prodotti che non acquisterai in un milione di anni. In ogni caso, se a te non piacciono, c’è modo di evitarli, per esempio attivando la “navigazione in incognito” (consigliabile anche quando si utilizza un computer condiviso, per esempio in ufficio, se non si vuole che la cronologia delle nostre navigazioni diventi patrimonio comune – uomo avvisato…). E’ una cosa semplice, basta entrare nelle impostazioni del vostro browser e cercare la voce di menu relativa.

I cookies di profilazione, ma di un tipo meno “dettagliato” di quelli che vengono utilizzati dalle pubblicità, servono anche per stilare statistiche sugli utenti di un sito: quanto e quando si collegano, da quale dispositivo, da quale browser, da dove arrivano, quanto tempo passano sul sito e quali pagine navigano di preferenza.

Il mio sito usa i cookies tecnici, principalmente per permetterti di vedere la mia pagina Facebook e la mia galleria di Instagram, e quelli di profilazione per conoscere le statistiche del sito. Lo faccio per puro divertimento, ovviamente, visto che questo è un sito a carattere totalmente personale, sul quale non lucro e che non ospita pubblicità.

Non ho la pretesa che questa pagina abbia valenza tecnica: ho cercato di spiegarvi i cookies come li avrei spiegati a mia nonna (e come li ho capiti io).

Se ho scritto abnormità, vi prego di segnalarmelo: i commenti sono aperti.

bom appetit

 

PS – Spero che al Garante della Privacy basti questo mio sforzo e che non si sogni di farmi una multa che, assicuro, non ho i soldi per pagare (come non avevo i soldi per farmi creare una pagina informativa da un professionista, e così ho cercato di fare da sola al meglio delle mie possibilità)