appunti

Recriminare è vano

Giugno 14, 2013

Circa un anno fa ho letto questo libro di Michela Marzano dopo averne visto l’intervista barbarica dalla Bignardi. Non ricordo se mi colpì di più la sua storia di anoressia o la sua lucidità su se stessa e sulle cose della sua vita.
Il libro che presentava, “Volevo Essere una Farfalla”, è un viaggio dentro sè. Un viaggio che prima o poi ognuno di noi dovrebbe fare, tanto per vedere l’effetto che fa.
Io ricordo che, isprirata da questo libro, avevo iniziato a scrivere delle cose. Cose che poi sono state richiuse in un cassetto; forse non era tempo, forse non avevo il coraggio di intraprendere quel viaggio allora e forse non lo avrò mai.

Di quelle pagine non è rimasto granchè se non un paio di citazioni: frasi che ho sottolineato e che mi avevano ispirato riflessioni, perchè sembrava parlassero proprio a me.
Ve ne lascio una, perchè penso possa valere per un monte di situazioni: se il vostro fidanzato vi maltratta, se non avete passato un esame perchè avete fatto troppi aperitivi, se avete scelto la donna sbagliata, se siete state ingannati da qualcuno, se non avete ottenuto il lavoro dei vostri sogni, se siete state licenziati…

La morale è un po’ che sì, la vita a volte fa veramente schifo. E sì, il lieto fine non arriva alla fine dell’episodio per diritto acquisito. Bisogna sbattersi e sbattere il musetto sulle cose, ma poi tirare su la testa e andare avanti, salvando il salvabile e risparmiando parole.
Insomma, recriminare è vano, e se ve lo dico io che sono una professionista in questo campo, potete ben crederci. A me non ha mai portato nulla di utile e sto cercando di smettere.

Ora so che non serve a nulla recriminare su quello che non si è avuto. Ma so anche che si può fare qualcosa per evitare di peggiorare le cose. E che sono io che posso farlo. Io e nessun altro. Esattamente nel momento in cui piango. Invece di sognare un futuro improbabile in cui tutto andrò bene. E che non arriverà mai.

Michela Marzano, “Volevo Essere una Farfalla”, Strade Blu Mondadori, 2012, p. 160.

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  • Daniela Silvagna Giugno 16, 2013 at 8:30 pm

    Io purtroppo devo ancora farne di strada per diventare una anti-recriminatrice ad hoc!!!!! Il tuo post cmq mi ha fatto pensare….domattina comprero il libro e intraprenderò quel viaggio che tutti dovrebbero fare! Thanks per la dritta 🙂

    • mammaduepuntozero Giugno 17, 2013 at 2:19 pm

      Garda, leggitelo in vacanza, a dispetto di quanto possa sembrare, è un libro che scorre via veloce e ti lascia con un sacco di buone cose per la mente…
      😉