Caro Babbo Natale

sono la Dodo, ti scrivo in merito al Natale appena trascorso ed ai regali che mi hai portato.
Ho apprezzato tutto, grazie. Anche se la bambola che ti avevo chiesto doveva parlare, camminare e persino chiudere gli occhi quando la metto a dormire (come quella che hai portato a Peppa Pig e Suzie Pecora) e invece quella che mi hai portato chiude solo gli occhi quando la metto a dormire.
La mamma mi ha detto che ti aveva avvisato che lei non ama i giocattoli che parlano e che probabilmente tu hai cercato un compromesso fra quello che ti avevo chiesto io e quello che voleva lei, ma tu la prossima volta dai retta a me e solo a me, ok?
In fondo il Natale è la festa dei bambini, se non mi hanno informata male.

Ti ringrazio anche del Pianoforte che hai portato a me e a Cecetta, lei lo adora, infatti le lascio il campo libero in quell’area; sai, lei è piccola e non può fare i giochi che faccio io, tipo “mamma e figlia” o “maestra e alunna”, però a pestare sui tasti se la cava abbastanza bene.

Ho visto che hai mangiato i biscotti Galletti, sai, avevo deciso io quali lasciarti, la mamma voleva mettere i biscotti di pan di zenzero che fa lei, ma io le ho detto che avresti preferito quelli e avevo ragione.
(Sai? sono anche i miei preferiti!)
Anche le tue renne devono aver apprezzato le baby carote: non ne è rimasta neanche una!
Mi resta un dubbio però, sei passato dalla porta o dalla finestra? Mi viene da pensare tu sia passato dalla porta, visto che hai lasciato lì la scatola del pianoforte (grazie, a proposito, la mamma ha molto apprezzato. Ha una specie di fissa per le scatole: le piace avere l’originale in cui riporre gli oggetti quando non servono. Siamo sommersi di scatole di scarpe!). Però è strano: visto che la porta è proprio davanti alla nostra stanza, come hai fatto a non fare rumore?
Mamma sostiene che non ti ho sentito perchè hai parcheggiato la slitta sul terrazzo e sei entrato dalla porta-finestra.
Chissà chi ha indovinato?
In ogni caso sei bravissimo, perchè persino Cecetta che si sveglia per un nonnulla, non ti ha sentito!

Prima di salutarti ti volevo segnalare due cose: la prima è che il mangiacassette che mi hai portato a casa dello zio Vincenzo è rotto, forse ha preso un colpo durante il viaggio. Credi che si possa cambiare? Dovrò aspettare l’anno prossimo o me lo fai recapitare per un corriere?
Fammi sapere, se puoi.
La seconda è che una mia zia si prende i meriti al posto tuo: l’ho sentita chiaramente mentre raccontava alla mamma di come ha scelto il mio regalo.
Come se non sapessero tutti che sei tu a fare tutto il lavoro, che sfrontatezza!

Spero tu abbia fatto un buon ritorno a casa, senza turbolenze o tempeste di neve, e non vedo l’ora che sia l’anno prossimo, quando ci sentiremo di nuovo!

Ciao Babbo Natale,

Buon Anno e Buone Vacanze!